Le zone erogene

Quali sono e che ruolo rivestono nella nostra vita sessuale

Si chiamano zone erogene quelle aree del corpo umano la cui stimolazione può generare una risposta sessuale. La sensibilità di queste aree dipende dalla concentrazione delle terminazioni nervose in esse presenti, le quali possono determinare risposte di vario genere e intensità, dal rilassamento all’elaborazione di fantasie sessuali, dall’eccitazione sessuale all’orgasmo.Le zone erogene: quali sono e che ruolo rivestono nella nostra vita sessuale.
Le carezze e i baci su queste parti possono dunque stimolare il partner sia durante i preliminari, sia durante i rapporti sessuali, generando e accrescendo tanto l’eccitazione quanto il piacere.

Suddividiamo la zone erogene in tre principali categorie, sulla base del loro tipo di risposta.

Zone erogene primarie.
Sono quelle in cui la sensibilità al piacere è massima. Situate nell’area genitale, si tratta del clitoride e della vagina nella donna e del pene nell’uomo.
Il clitoride può essere stimolato con la masturbazione, con il sesso orale e con il contatto durante i rapporti sessuali; la vagina, invece, viene eccitata attraverso la penetrazione, che provoca le contrazioni muscolari delle sue pareti, dando così origine al piacere. Il pene, infine, si stimola con lo strofinamento, che può essere provocato in diversi modi (masturbazione, sesso orale e penetrazione).
Le zone erogene primarie sono quelle che più facilmente portano al raggiungimento dell’orgasmo (vedi qui).

Zone erogene secondarie.
Queste aree favoriscono l’eccitazione delle zone primarie e aumentano il piacere sessuale. Possono essere stimolate con il tatto e con i baci, e possono essere così sensibili da riuscire a provocare persino un orgasmo (costituendo in questo senso un’alternativa alle zone primarie).
Per la donna si tratta del pube, delle grandi e delle piccole labbra, del perineo, dell’ano, delle natiche e del seno; per l’uomo si parla della zona che va dallo scroto fino all’ano.

Zone erogene arcaiche.
Si tratta di tante altre aree del nostro corpo che variano da persona a persona – sia nel genere, sia nell’intensità delle sensazioni che possono provocare. Anche queste zone, come quelle secondarie, possono essere stimolate con il tatto e con i baci, e toccarle contribuisce a generare una serie di sensazioni piacevoli molto delicate e a favorire l’eccitazione delle zone primarie.
Possiamo inserire in questa categoria la bocca, i lobi delle orecchie, la nuca e il collo. Ma tante persone sono sensibili, ad esempio, anche sulle braccia (in particolare nel gomito e sul palmo della mano) e in molte altre parti. In questo caso, la cosa migliore per capire cosa ci piace di più è sempre la sperimentazione!

Il contatto con la zona erogena di un’altra persona è considerato un atto di intimità fisica. Non sempre, però, le carezze e i baci su queste parti del corpo provocano il piacere che ci aspettiamo, e può anche accadere che si ottenga l’effetto opposto. Perché?
Semplice, perché le sensazioni generate da questo tipo di carezze dipendono da diversi fattori: il livello di rilassamento e quello di eccitazione della persona, le circostanze in cui avviene la stimolazione, la natura della relazione tra i partner, la storia personale dell’interessato e anche il contesto culturale.
Facciamo l’esempio della situazione. Se ci si sente tesi o in ansia, oppure a disagio per qualunque motivo, il corpo reagirà mettendosi sulla difensiva, e dunque percepirà il contatto su queste parti come un solletico, oppure come un vero e proprio fastidio (più o meno forte). Se invece si è molto rilassati, le zone erogene genereranno sensazioni di grande piacere e aumenteranno il godimento dell’atto sessuale: e questo piacere sarà tanto più grande quanto più si è rilassati.

Infine, è utile sapere che dopo l’orgasmo le zone erogene diventano ipersensibili, e possono percepire il contatto come poco gradito o addirittura doloroso. In questo momento, chiamato “periodo refrattario”, non può esserci dunque eccitazione sessuale, e occorrerà attendere un pochino per godere nuovamente a pieno delle nostre zone erogene.

Vedi anche L’importanza dei preliminari.